Lido non vuol dire solo Mostra del Cinema. In concomitanza con lo storico cinefestival giunto ai nastri di partenza (la cerimonia inaugurale è in scaletta dopodomani sera con l’attrice polacca Kasia Smutniak nel ruolo di madrina), si svolgerà dal 3 al 5 settembre, presso la Multisala Astra in via Corfù 12, la nona edizione del Venice Film Meeting, rassegna dedicata alle più interessanti nuove produzioni veneziane.
Si tratta di un’iniziativa del Circuito Cinema del Comune di Venezia e della Venice Film Commission. I titoli in programma sono una ventina, con proiezioni ad ingresso libero fino ad esaurimento posti dalle 15.30 in poi. La chiusura dell’ultima giornata della manifestazione, il 5 settembre, è dedicata al cinema queer veneziano: sono infatti in programma i corti Come te di Fabio Marin su una ragazza lesbica che tenta il suicidio perché discriminata dalla sorella e il surreale Doriz Ortis di Daniele Sartori con gli attori emergenti Giuseppe Sartori e Andrea Pizzalis.
Segue il doc Saluti Queer da Venezia dell’argentino Pablo Pastor, nove cartoline dalla città lagunare che sono altrettante riflessioni contro i pregiudizi e l’omofobia inviate da comuni cittadini residenti a Venezia. Definito dall’autore "materiale per un’indagine creativa e partecipata sulle identità, nove spot per una campagna virale sul web", Saluti Queer da Venezia ha ricevuto il riconoscimento dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
Il Venice Film Meeting si inaugura lunedì 3 settembre con la proiezione del documentario francese Le jardin des merveilles ("Il giardino delle meraviglie") del regista italo-iraniano Anush Hamzehian sulle detenute del carcere femminile della Giudecca impegnate a coltivare l’orto della casa di reclusione. Curano la rassegna Roberto Ellero e Noemi Battistuzzo in collaborazione con Chiara Mendilia della Venice Film Commission. Le presentazioni in sala di autori e produttori sono a cura di Noemi Battistuzzo.