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Voglia? Sì, ma d’amore

Per par condicio con la voglia di sesso, un breve excursus su un desiderio diverso ma altrettanto forte e diffuso. Con una chiusa (a sorpresa) di Sigmund Freud.

“A chi troppo e a chi niente. Viaggio a folle velocità verso il traguardo del quinto anno senza una storia… Quando sono stato lasciato, è iniziato un periodo che fatico a mettere a fuoco. Intanto, i 32 anni di allora sono diventati i 37 di oggi. Mi rendo conto che ‘incontrare’ un altro dipende innanzitutto da noi e poi dall’altro, ma ‘l’altro’ purtroppo non arriva. Arrivano, e ultimamente spesso, ragazzi appena maggiorenni, forse uno addirittura minorenne: non mi chiedono amicizia, non mi chiedono amore: mi chiedono sesso, e spesso lo rifiuto. Li vedo così diversi dal ‘me’ di 15 o 20 anni fa, da non riuscire a provare nemmeno attrazione fisica: non ‘mi prendono di testa’, per capirci. Qualche mio amico mi rimprovera questo sperpero di occasioni: allora penso che sono cresciuto; solo la prima volta ho pensato di essere stupido”.

Una chiusura splendida, a mio giudizio, che rivela il bisogno di amore senza scadere nel qualunquismo. Perché l’amore interessa a tutti, non meno del sesso, facciamo a capirci. Tutto sta a fare in conti con la realtà, senza rifugiarsi in infatuazioni impossibili. Non so perché, infatti, ma molte persone, adolescentelli o signorotti attempati, quando parlano delle storie d’amore che non hanno, riescono a dilungarsi come non farebbero nemmeno se le vivessero sul serio. Sprecano tanto tempo e tante energie per un sentimento ideale anziché impegnarsi in uno reale e possibile. Forse perché l’amore reale puzza, annoia, delude, è pieno di difetti, non è un quadretto romantico perfetto da inchiodare alla parete.

Chi ama davvero deve accettare i bassi del rapporto insieme agli alti (la puzza, la noia, le delusioni, i difetti) e, in genere, non inchioda quadri alla parete perché vive con pudore i propri sentimenti. Non vorrei essere troppo duro ma devo ammettere che le tirate infinite sull’amore di chi non ha una storia mi irritano. Per spiegarmi meglio, allego di seguito (praticamente in versione integrale) una mail ricevuta da uno che tanto ragazzino non è, con l’avvertenza ai lettori con problemi di digestione, qualora non ne potessero più, di saltare al capoverso successivo.

“Avevo trovato finalmente l’Amore Vero della mia vita, e mi ci sono voluti quasi 18 anni, dopo scopate inutili e relazioni senza amore, finite nel dimenticatoio del tempo, intriso di stupide conoscenze, e amicizie fallite, ma come spesso succede per ironia del destino, il cane si morde eternamente la coda, almeno per me, e quindi lui non ha voluto me..!
Il bello è che l’avevo cercato per mare e monti e quando lo avevo trovato, anche se voleva il contrario di me, che sono il solito difensore delle cause perse, mi sono intestardito, nel volerlo conquistare in tutti i modi, adottando in modo quasi machiavellico i mezzi più incredibili che avevo a disposizione, anche al punto quasi di mentire. Un pochino c’ero riuscito, ma un po’ il mio carattere e un po’ perché non si può andare contro il volere delle persone, ne tantomeno quello del destino, me lo sono giocato, ma cmq non mi avrebbe voluto lo stesso anche se ci ha provato, perché non è innamorato di me. Ed eccomi qui ancora una volta a dire le solite quattro cazzate, su chi sono, cosa voglio e cosa non voglio..! Il tempo passa, e con lui anche le maggiori possibilità a volte fortemente legate dal proprio aspetto, che a dispetto delle parole è determinante per un incontro, se poi carattere e personalità coincidono diventa perfetto, un alchimia rara a trovarsi e frustrante e deleteria quando la si trova solo in uno dei due. E’ vero, di delusione di amore non si muore, e il tempo che passa, unico merito che gli posso attribuire, aiuta, soprattutto quando si pensa che esiste gente che soffre molto nel corpo più che nell’anima..ma chi ci è passato e solo chi ci è veramente passato, può capirmi e comprendere quanto sia struggente e distruttivo.
Si diventa rabbiosi e l’unica cosa che ci può aiutare è il nostro carattere e la nostra personalità a vincere e a uscirne fuori, magari forse anche con l’ausilio di un buon amico, che paradossalmente diventa proprio lui.
Nei precedenti profili sono stato più forbito e accurato nel dettagliarmi e dire qualche pensiero sul mio modo di essere..tanto da raccogliere e di questo ne conservo ancora il piacere, i complimenti delle persone che lo leggevano..! Ma ora sono stanco, forse un po’ malinconico..e quindi mi limiterò a dire che cerco, anche se con speranze sempre più esigue..uno come colui che non mi ha voluto, solo perché purtroppo non si è innamorato, pur volendomi bene…! E cioè passivo, ma maschile nei modi, brillante, intelligente, anche migliore di me, visto che sono rozzo e ignorante, indipendente, e soprattutto che non voglia frequentare ambienti vari a tema, che odio…! E di cui in questi anni me ne sono sempre tenuto alla larga..! Pur rispettando chi lo fa..! Questo naturalmente non significa disprezzare a priori una serata in disco per quattro salti, o una rimpatriata con qualche amico a distanza di tempo, da questo punto di vista può anche far piacere, ma che non sia una abitudine. Ti cerco con la voglia di conoscere, di confrontarmi con te su tutto, di fare progetti, e divertirmi insieme con te, spaziando dal cinema, al museo, alla visita guidata, al bellissimo viaggio, alla pizza con gli amici, alle lunghe passeggiate al mare anche d’inverno quando fa freddo e non c’è nessuno, oppure vedere qualcosa di bello sotto la pioggia, magari scopandoti nei posti più inaccessibili..! Ti voglio coraggioso e non ti devi vergognare di volermi bene, se ti do un bacio in pubblico, o ci abbracciamo. Se qualcuno dice qualcosa gli meno e pure se ci becco faccio cmq a botte lo stesso. Ti voglio si passivo, ma con le palle..! Oppure leggendo un libro insieme, o seduti davanti la televisione nelle sere di inverno, quando fa un gran freddo, con un bel DVD, parlando di tutto e di tutti, accoccolati e abbracciati e poi magari scopandoti..! Ancora più bello se dopo una litigata facciamo la pace abbracciandoci e scopandoti ancora meglio..! Tuttavia non disdegno la voglia di conoscere, anche solo per fare amicizia, o qualcosa di più..se la fisicità e l’interesse sono in linea comune, altrimenti sarà bello anche solo essersi conosciuti per uno scambio e un confronto..! A volte, anche solo da questo, possono nascere amicizie interessanti e portarle avanti con successo..! Adesso basta…! Non credo che ci sei, ma se ci sei, speriamo che non sia troppo tardi…!”.

Prendiamo fiato un attimo. Per chi ha ancora la forza di proseguire, tuffiamoci ora in un profilo scovato su internet: “Vorrei conoscer l’amore descritto da Shakespeare – Avete mai avuto la sensazione di aver bisogno di amare qualcuno?? Di aver bisogno di una persona accanto in grado di potervi capire, ascoltare e che si fidi ciecamente di voi sapendo già che la sua fiducia non sarà mai tradita?? Bene, io ora mi sento così, sento esattamente questo "vuoto"..  Il bisogno di amare qualcuno ma non riuscire a notare qualcuno in grado di attirare in maniera prepotente la vostra attenzione ed il vostro interesse è un pò..uhm..deludente!! Alla fine mi ritrovo a credere che non ci sia la persona giusta per me, quella che mi faccia vedere il mondo in modo diverso, che mi faccia guardare quello che mi circonda con l’amore che merita..qualcuno che mi faccia sorridere e mi faccia stampare il sorriso sul viso anche solo leggendo il suo nome sul cellulare che squilla per un sms o anche uno stupido squillo.. Una persona che io senta mia, che senta sotto la mia pelle, come se fossimo una cosa sola, come se fosse parte di me, come se fosse me!! Una persona che non lasci spazio mai ai dubbi, che riempia la mia vita di un’unica grande certezza che è il nostro amore.. Una persona che non mi faccia mai conoscere la solitudine.. Una persona che sia la mia anima, il mio cuore, la mia mente..il primo pensiero al mattino e l’ultimo la sera prima di andare a letto.. Una persona che si identifichi in ogni mio respiro, gesto, pensiero, sguardo o sorriso.. Una persona che non giudica ma ascolta e consiglia..
Una persona che dia senso ad ogni cosa che faccio o dico..
Una persona che non lasci spazio nemmeno ai perchè ma li cancelli con le sue sicurezze e che lasci che io ricambi.. Una persona che toglie il fiato semplicemente guardandola, come se fosse un tramonto spettacolare nel posto più bello del mondo, come se fosse l’ultimo della nostra vita..
Una persona in grado di esserci sempre quando ci sono momenti di difficoltà e sia in grado di essere al mio fianco quando ho bisogno e chiedo aiuto a lei.. Una persona con la quale condividere le mie passioni, l’amore per le cose che amo, che sappia dimostrare giorno per giorno di essere un ragazzo in grado di badare a se stesso ma che allo stesso tempo ha bisogno di sentirsi al sicuro con me.. Qualcuno che sia diverso da questa massa di grezzi ragazzi tutti vestiti allo stesso identico modo che aspettano l’estate per mettere in mostra la loro puttanaggine riconosciuta a livello mondiale.. Io non so se questo ragazzo possa esistere.. Ma se c’è..l’aspetto..”

Dopo questa frittura di banalità probabilmente in buona fede ma assolutamente a vuoto – visto che l’altro non esiste e non sembra ci si accontenti di chi esiste –lascio ad ognuno le proprie considerazioni su questo secondo capitolo della ‘voglia’, dopo quella di sesso della settimana scorsa. Mi piace però chiudere con le parole del dottor Sigmund Freud proprio sull’amore ma, per una volta, non dall’esterno:

“Ma se oggi dovessero aver fine le mie esperienze e qualcuno mi domandasse com’è andata la mia vita, la mia risposta sarebbe stata che, nonostante tutto – povertà, successi ottenuti a fatica, popolarità scarsa, sensibilità eccessiva, nervosismo e preoccupazioni – sono stato comunque felice, grazie alla semplice attesa di possederti e alla certezza che tu mi ami (…). Per tanto tempo ti ho messa alla prova e ti ho anche criticata, e il risultato è che non desidero altro che averti, e averti così come sei”.

Flavio Mazzini, trentacinquenne giornalista, è autore di Quanti padri di famiglia (Castelvecchi, 2005), reportage sulla prostituzione maschile vista "dall’interno", e di E adesso chi lo dice a mamma? (Castelvecchi, 2006), sul coming out e sull’universo familiare di gay, lesbiche e trans.

Dal 1° gennaio 2006 tiene su Gay.it la rubrica Sesso.Per scrivere a Flavio Mazzini clicca qui

 

di Flavio Mazzini