World Social Forum: pietra miliare per i gay africani - Nairobi - Gay.it Archivio

World Social Forum: pietra miliare per i gay africani

Si è concluso ieri a Nairobi il World Social Forum, che ha visto una ricchissimo panorama di eventi per la comunità gay, lesbica, bisessuale e transgender.

NAIROBI – La settima edizione del World Social Forum, iniziato il 20 gennaio, si è conclusa ieri e ha visto realizzato un programma ricchissimo di incontri e iniziative riguardanti anche la comunità GLBT africana. La visibilità resa a tutto il movimento per i diritti delle minoranze sessuali è stata uno dei risultati più importanti soprattutto in Kenya, nazione in cui l’omosessualità (maschile) è ancora illegale e può portare fino a 14 anni di reclusione. A questa edizione hanno partecipato oltre centomila delegati provenienti da tante nazioni, riuniti per dibattere, scambiarsi esperienze e opinioni e concordare strategie comuni. Il meeting annuale organizzato dai movimenti internazionali anti-globalizzazione ha costituito una piattaforma ideale dalla quale poter anche affrontare argomenti correlati all’omosessualità e da questo punto di vista il WSF di quest’anno si può considerare proprio una pietra miliare per il movimento gay keniano, che evidentemente deve affrontare incredibili difficoltà.
Gli attivisti keniani hanno messo insieme un nutrito programma, grazie anche all’aiuto organizzativo di associazioni come ILGA, l’International Lesbian and Gay Association, IGHLRC, l’International Gay and Lesbian Human Rights Commission, South South Dialogue e l’agenzia governativa olandese per lo sviluppo Hivos. Tra gli argomenti affrontati negli incontri tenutisi nell’ampia area di Uhuru Park (nella foto) ci sono stati il parlare del piacere sessuale, il reclamare la sessualità indigena e la necessità di comprendere i diritti dei non eterosessuali nel più ampio contesto dei diritti umani fondamentali. Immediatamente prima del WSF si era anche svolto un Forum femminista, nel quale anche altri aspetti legati a una concezione arretrata delle donne e della sessualità erano stati affrontati. (Roberto Taddeucci)