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Zero pronto a parlare del coming out. “Presto una canzone”

Con una lunga intervista al Corriere, Renato Zero si rivela, almeno in parte. Perché la parte più controversa, quella sulla sessualità e il mancato coming out, la affronterà in una prossima canzone.

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In vista dei suoi sessant’anni che compirà tra una settimana, Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, parla di sé a tutto campo in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera. Immancabili i riferimenti a Pasolini, Loredana Bertè, Fellini. Ma fin qui nulla di nuovo. Di nuovo, piuttosto, c’è che in una prossima canzone Zero ha intenzione di parlare della sua sessualità.

Accusato da più parti di non avere il coraggio per compiere questo passo che lo renderebbe punto di riferimento per molti suoi fan, giovani e meno giovani, il cantante si dice stufo di rispondere a domande sulla sua presunta omosessualità. "Presto uscirà una canzone in cui risponderò definitivamente a questa domanda, che mi ha stancato – dice Renato Zero a Aldo Cazzullo -. Ognuno si curi il proprio orto, lasci aperta la porta, non si chiuda gli orizzonti, non si appiccichi da sé etichette che la vita potrebbe smentire. Non mettiamo limiti alla provvidenza. Conosco uomini con quattro figli che la sera si truccano pesante e vanno al Colle Oppio sui tacchi a spillo. L’importante è essere sempre aperti all’amore. Pensare solo al tuo benessere fa di te un miserabile, o un benestante: condizioni cui non aspiro minimamente". Ancora nebbia all’orizzone, quindi. Nessuna risposta precisa ch però arriverà sulle note di una canzone.

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Non bastano evidentemente brani come Il Triangolo ("Era la ricerca di un’identità, che giustifica errori, malintesi, contrattempi") o Mi vendo ("Non mi sono mai venduto. Anche se mi volevano comprare in tanti, e ricchi"), per chiarire le cose. Anzi, l’intervista è l’occasione per ricordare vecchi amori come quelli avuti con Enrica Bonaccorti e Lucy Morante. Ma anche per parlare di religione, dell’amore verso Dio e Giovanni Paolo II e del rispetto più distaccato per Ratzinger. E ancora: la battaglia contro l’aborto e la scarsa considerazione che gli ha da sempre riservato la politica: "con tutto quel che ho lavorato, con tutte le persone che ho aiutato, cosa mi ha dato il mio Paese? Niente. Manco una croce di cavaliere".