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Cirinnà: nessun compromesso al ribasso. Scelta Civica: no ad adozioni

Difficoltà nella maggioranza. I cattointegralisti: “Lo fermeremo in ogni modo”

E’ in subbuglio in queste ore il mondo politico romano non solo per la crisi che attanaglia il Campidoglio ed il Sindaco Ignazio Marino o per la riforma del Senato che, con il voto contrario di 5 Stelle e SEL, procede comunque a passo spedito in aula, ma anche per il testo del ddl Cirinnà che, parzialmente riscritto, è stato presentato ieri sera e da noi pubblicato in real time.

Per capire la situazione, ecco la copertina del GR1 di stamani, “Unioni civili. E’ rottura Pd-Ncd-La copertina del Gr1 dell’08/10/2015”:

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A intervenire oggi in maniera chiara è la stessa relatrice del ddl, Monica Cirinnà, ai microfoni di Radio 24: “Se ci sono compromessi al ribasso la legge decade. E’ meglio non fare la legge. Ma c’è un tentativo molto limpido che viene dal centrodestra di dire che l’Italia sarà minata dal punto di vista della sua costituzione antropologica e questi sono i conservatori; ma c’è un tentativo di blocco anche da parte di una certa sinistra che a furia di dire minerete, depaupererete, ci saranno meno diritti, tenta di far saltare quell’accordo limpido e tuttora estremamente saldo tra il Pd, Sel, il M5S, il Misto e tutte le persone democratiche e progressiste che vogliono dare diritti a queste coppie”.

Ma è sulle adozioni che si concentra il fuoco “amico” all’interno della maggioranza di governo. Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica, alleato di governo, ha dichiarato: “Sulle unioni civili Scelta Civica c’è. Va però tolta la norma sulle adozioni, in quanto crea molti più rischi di abuso di quanti non siano i casi concreti cui può applicarsi e questo è l’abc di una buona legislazione. Inoltre, va fatto un ragionamento diverso sulla reversibilità delle pensioni: un istituto che pro futuro va semmai ripensato per tutti, non ulteriormente esteso così come è adesso”. Chissà perchè, verrebbe da chiedersi, il problema di ripensare il tema della reversibilità delle pensioni si pone proprio ora….

Nel pomeriggio frena la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi: “Il ddl sulle Unioni Civili è un testo di legge in fase avanzata ma ancora non conclusa. In particolare, su un punto fondamentale come quello dell’adozione del figlio del partner serve uno sforzo ulteriore, per affrontare una questione fondamentale per la vita e la felicità non solo degli adulti quanto dei bambini. Nel ddl serve infatti più attenzione ai bambini che verranno coinvolti dalla norma sulle adozioni, la c.d. stepchild adoption che devono essere garantiti al di là del desiderio di genitorialità a tutti i costi. Troveremo l’equilibrio necessario tra affido e adozioni, ma certamente non ci distrarremo e non accetteremo soluzioni pasticciate. Sono decine i senatori del Pd che su questo punto sentono l’esigenza di una sintesi che ancora non c’è nel ddl”. “Siamo tutti d’accordo – prosegue Di Giorgi – per una legge che garantisca i diritti alle coppie omosessuali, come è dovere di ogni paese civile, ma molti come me nel Pd non intendono aprire indirettamente la strada a pratiche inaccettabili e gravissime quali l’utero in affitto. Vogliamo essere certi che la stepchild adoption presente nell’attuale proposta di legge non comporti questo pericolo”

Che ci sia ancora qualche mal di pancia nello stesso PD non v’è dubbio. “Mal di pancia? – si domanda il senatore del Pd Giorgio Pagliari – Non serve a nessuno liquidare in tal modo le obiezioni di merito avanzate ieri da alcuni senatori Pd. Credo che a nessuno sfugga che il traguardo sia vicinissimo e che, memori del caso del famoso Dorando Petri, sia indispensabile un “di più” di responsabilità e di sforzo di mediazione. Ci sono questioni, che, nonostante la qualità del nuovo DDL presentato dalla relatrice, senatrice Monica Cirinnà chiedono approfondimenti non per impedire l’approvazione, ma per consentirla: dal tema dell’adozione a quelli legati alla disciplina successoria”.

“Dico sì alle unioni civili, ma resto assolutamente contrario alle adozioni da parte di una coppia omosessuale”. Intervistato dal direttore di Libero, Maurizio Lupi di Ncd attacca l’accelerazione imposta dal Pd sulle unioni civili e rilancia: “L’utero in affitto è un reato, vengono sfruttate donne povere costrette a lasciare i loro neonati”.

Il Movimento 5 stelle si schiera invece con il Partito democratico a favore di un’accelerazione dell’esame delle unioni civili portando il ddl-bis di Monica Cirinnà subito in aula al Senato. Al termine dell’Ufficio di presidenza della commissione Giustizia, che ha deciso una seduta lunedi’ per illustrare i nuovi testi presentati (oltre al Cirinnà ne è arrivato uno targato Malan-Bonfrisco), il capogruppo M5s in commissione, Enrico Cappelletti, dice: “Noi ribadiamo che il testo deve andare avanti e siamo d’accordo con il Pd che si arrivi in aula anche senza relatore”.

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Sulle unioni civili “non ci sono forzature né arretramenti, il contenuto della legge è quello di cui stiamo discutendo da mesi”. Lo assicura Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme, in una intervista a Repubblica. Quanto alle critiche di Ncd, Scalfarotto osserva: “Alfano ha detto più volte che questa questione non tocca la vita del governo. Si tratta di un tema squisitamente parlamentare. Anche aborto e divorzio furono approvate con maggioranze diverse da quella di governo”. Ben vengano quindi anche i voti di M5S: “Penso che questa legge debba essere approvata con la più ampia maggioranza possibile, Ncd compresa, perché è una legge molto prudente. Altri Paesi introducono i matrimoni egualitari, noi le unioni civili, che sono una forma più conservativa. Su questo il Parlamento deve essere libero di esprimersi”.

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I cattointegralisti sono invece tutti in subbuglio. Il prof. Massimo Gandolfini, portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” e tra gli organizzatori della manifestazione contro le unioni civili del 20 giugno scorso, parla di mobilitazione: “Le strategie che stiamo pensando – ha dichiarato ad Intelligonews – sono una grande manifestazione di piazza nella quale il popolo italiano, che si riconoscere per la stragrande maggioranza nella posizione contraria all’adozione alle coppie omosessuali, farà sentire la propria voce; e poi abbiamo già in mente di far partire un percorso che ci porti ad una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo”. Evidentemente l’Irlanda a questi non ha insegnato nulla.

Il nuovo testo del ddl sulle unioni civili di fatto riconosce la genitorialità omosessuale” . A dichiararlo è il senatore Nico D’Ascola, responsabile giustizia Area Popolare sul ddl Cirinnà. “Gli emendamenti da me presentati sulla questione relativa all’ utero in affitto intendono dare effettività al divieto di maternità surrogata contenuto nella legge sulla procreazione medicalmente assistita. Le modifiche che proponiamo al testo non possono essere oggetto di nessun negoziato, né limitano in alcun modo i diritti reclamati dal mondo omosessuale. Ciò che non si dice è che nessuno avrebbe negato il riconoscimento di simili diritti se il disegno di legge in realtà non fosse volto a introdurre il vero e proprio matrimonio omosessuale, addirittura riconoscendo ai partner di queste unioni il dovere di istruire, mantenere e allevare la prole. In un momento così’ delicato per il paese con l’approvazione delle riforme costituzionali, il dialogo e il confronto tra le forze politiche resta necessario e non può eludere i temi etici e di coscienza che direttamente riguardano il futuro della nostra società”.