Con una sentenza che la comunità lgbt statunitense ha già definito storica, la Corte Suprema d’oltreoceano ha respinto i ricorsi presentati da cinque stati (Uhta, Virginia, Oklahoma, Wisconsin e Indiana) contro il matrimonio egualitario.
In quegli stati, tribunali nazionali, quindi di grado inferiore alla Corte, avevano vietato la celebrazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Di fatto, la sentenza apre la strada al riconoscimento del matrimonio tra gay e tra lesbiche in tutti gli States.
Un’altra pronuncia destinata a fare storia dopo quella che dichiarò incostituzionale il Defence of Marriage Act , la legge che vietava esplicitamente la parificazione tra unioni tra eterosessuali e unioni tra omosessuali.
Un altro passo avanti, questa volta decisivo, verso l’uguaglianza. Di certo il numero degli stati della federazione che permettono alle persone dello stesso sesso di sposarsi, è destinato a crescere. Attualmente, sono 19 in totale.