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Tosi: “Verona riconoscerà le coppie di fatto” anche omosessuali

Apertura del sindaco del Carroccio che istituisce un attestato di “famiglia anagrafica”.

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Mentre nel resto d’Italia i suoi colleghi di partito attaccano con forza l’istituzione dei registri delle unioni civili, le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero e qualsiasi forma di riconoscimento delle coppie di fatto, specialmente se omosessuali (basti pensare ai recenti casi della Regione Lombardia e del Comune di Roma ), il sindaco di Verona Flavio Tosi ha fatto sapere ieri in tarda serata che la città scaligera rilascerà un attestato “alle famiglie anagrafiche unite da vincolo affettivo” stabile e duraturo. Non si tratta di un vero e proprio registro delle unioni civili sullo stile di quello approvato di recente a Roma, ma di un riconoscimento che permetterà anche alle coppie di gay e lesbiche di accedere ad alcuni servizi e di superare alcuni ostacoli che quotidianamente devono affrontare. Nello specifico, i partner delle coppie che chiederanno l’attestato, potranno accedere ai documenti amministrativi l’uno dell’altro, “ottenere informazioni sullo stato di salute del convivente, per l’assistenza in strutture sanitarie in caso di degenza, di fruire di agevolazioni per i servizi rivolti a coppie, giovani, genitori e anziani, per lo sport e il tempo libero, e di aver accesso ai servizi sociali e ad attività di sostegno e aiuto nell’educazione”. Sembra, però, che alle coppie di fatto non sarà permesso l’accesso alle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari. Per ottenere l’attestato, le coppie dovranno dimostrare di convivere da almeno due anni, uno se uno dei due partner ha più di 70 anni.

SODDISFATTO IL COMITATO VERONA PRIDE

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“Si tratta – ha spiegato il sindaco di Verona secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano – di un primo passo nel riconoscimento delle cosiddette coppie di fatto, date le mutate esigenze della società contemporanea e l’evidente discrasia tra realtà sociale e disciplina giuridica”.
Tosi è forse il primo sindaco della Lega a manifestare apertura ferso le unioni same-sex.
“Siamo lieti di questo primo passo in avanti – dichiara in una nota la Presidente del Comitato Verona Pride 2015, Anna Rita di Martino -: è solo attraverso la collaborazione fra cittadini ed istituzioni che la città può fare un salto di qualità. Certo, le cose da fare sono ancora molte: troppo spesso vengono tollerate e taciute condizioni in cui la violenza ed il bullismo imperversano indisturbati. Verona può cambiare in meglio, e con il Pride, in programma il prossimo 6 giugno, daremo il nostro contributo per fare la differenza”. Il comitato Verona Pride ha rivolto a Tosi un invito per un incontro durante il quale “presentare al meglio tutte le proposte in vista di questa grande occasione sociale, culturale, economica, di respiro internazionale che è il Pride”.

IL DISAPPUNTO DI MATTEO SALVINI

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A non avere preso bene l’annuncio di Tosi è, invece, Matteo Salvini. Se da un lato, infatti, il segretario della Lega Nord si fa fotografare in noti locali gay milanesi , dall’altra pare essere molto lontano dallo spostare le proprie, note, posizioni, in favore dell’uguaglianza.
totale contrarietà al matrimonio egualitario e alle adozioni.